L'importanza del senso civico


Il SENZO CIVICO si può definire come fiducia negli altri, disponibilità a cooperare per migliorare la società in cui si vive. La fiducia produce effetti benefici a tutta la società. Il livello di benessere è più alto, le istituzioni  e i servizi pubblici funzionano meglio, i cittadini sono mediamente più soddisfatti. La sfiducia al contrario provoca indifferenza e in alcuni casi atteggiamenti predatori verso gli altri e le risorse pubbliche.

Ogni società si caratterizza per il tipo di reti orizzontali e verticali di comunicazione e di scambio. Le caratteristiche dell’uno e dell’altro tipo di società possono, in qualche misura, mischiarsi tra loro.
Nel modello orizzontale, le risorse sociali ed economiche vengono impiegate per garantire il rispetto della dignità di ciascuna persona, tutelandone i diritti fondamentali, primi fra tutti vita, salute, istruzione, abitazione, lavoro, poi (in ordine logico ma non di importanza) la libertà di autodeterminazione e libertà attinenti alla sfera della manifestazione del pensiero in qualsiasi campo, compresi quello politico e quello religioso.
Le reti orizzontali mettono  in contatto le persone su base egalitaria e sono veicolo di reciproca solidarietà.  
L’insieme delle reti orizzontali in una determinata comunità rappresenta il capitale sociale.

Quando la persona è vista come un semplice strumento, quando si evolve scartando gli inadeguati, quando le relazioni si basano su competizioni nelle quali chi perde soccombe, allora si è in presenza di un modello di società verticale, che ha come valori fondanti la separazione e l’annientamento. Chi si frappone agli interessi individuali, alle finalità, alla conservazione dei privilegi di una persona, un popolo o una nazione è considerato un nemico.
Le reti verticali sono formate da persone legate tra loro da rapporti asimmetrici di dipendenza. Sono reti di questo tipo le relazioni tra il cittadino che assicura il suo sostegno e quello dei suoi familiari al politico in cambio di possibili favori, o le relazioni costituite con lo stesso scopo con capi o dirigenti di uffici pubblici.
Un lenco di definizioni ed esempi di relazioni verticali:
  • Raccomandazione: una persona in posizione di potere (es: un dirigente o impiegato pubblico, un politico, un direttore di banca, etc.) fa assumere una persona nell’azienda di un cliente o fornitore.
  • Clientelismo politico: un politico scambia denaro, assunzioni o altri benefici contro voti.
  • Patronage: distribuzione di posti nella pubblica amministrazione e nel parastato a individui direttamente legati ai partiti e insediati grazie a pressioni partitiche. Tali individui poi nello svolgimento delle loro funzioni privilegiano gli appartenenti al partito che li ha fatti nominare e scambiano favori contro voti. Esempio: il direttore di un’agenzia di una banca locale concede prestiti a condizioni di favore a imprenditori segnalatigli dal politico che l’ha fatto nominare direttore.
  • Corruzione: un imprenditore edile paga una tangente al capo dell’Ufficio concessioni edilizie del comune per ottenere una concessione edilizia. In ognuno di questi esempi, motivazioni legittime a livello individuale distorcono decisioni che, perché assegnano a un individuo beni a cui avrebbero diritto anche altri, hanno carattere pubblico.
Per ognuna di queste decisioni si configurano due ingiustizie: una relativa alla sfera di chi decide e l’altra relativa alla sfera di chi è oggetto di decisione. Chi decide abusa del proprio ruolo pubblico (non si attiene a regole di comportamento appropriate al ruolo) perché spera, così facendo, di averne dei vantaggi. Chi è oggetto della decisione abusa della propria particolare relazione col decisore per accaparrarsi benefici ai quali probabilmente non avrebbe diritto se venissero applicati criteri appropriati. A farne le spese sono gli altri, coloro che vengono esclusi da questo rapporto.

Senso civico e reti sociali orizzontali si rafforzano a vicenda. In una società dove la fiducia è scarsa i comportamenti come quelli sotto descritti tendono ad essere più frequenti e costituiscono un indice del basso livello di fiducia e conseguentemente di scarso senso civico.
  • Strade e altri luoghi pubblici sporchi a causa di rifiuti gettati per strada, muri imbrattati da graffiti
  • Mancato rispetto di semafori, dell’obbligo del casco e della cintura di sicurezza, del codice stradale in generale, del divieto di fumare in luoghi pubblici
  • Ostruzione di luoghi pubblici di passaggio (strade, ingressi dei negozi, passi carrabili, parcheggi riservati a disabili, corridoio dei treni)
  • Insofferenza per il lavoro subordinato: impegno scarso o altalenante, assenze non giustificate, scarso rispetto degli orari
  • Furbizia nei rapporti con gli altri
  • Cose pubbliche (arredo dei treni, panchine, lampioni, arredi scolastici, etc.) in cattivo stato perché usate senza attenzione, perché volontariamente danneggiate o per scarsa manutenzione
  • Mancato pagamento di condominio, utenze domestiche, bollo e assicurazione auto, biglietti treno, imposte
  • Appropriazione o utilizzo non autorizzato di beni privati poco sorvegliati e beni pubblici
  • Bambini e ragazzi rumorosi e agitati non tenuti a freno dai genitori in luoghi pubblici
  • Fonti di rumore (es: CD, televisione) ad alto volume senza preoccupazione dei vicini
  • Violenza (minacce, percosse, omicidio) come modalità occasionale di risoluzione dei conflitti, anche per motivi futili (es: precedenze stradali, diritto di parcheggio, liti condominiali, etc.)
  • Violenza (minacce, percosse, stupro) come modalità occasionale di interazione con le donne
  • Furti, scippi, omicidi / delinquenza organizzata

Senso civico e tipo di rete hanno un effetto anche sulla ricerca del lavoro. Nelle società dove la raccomandazione è diffusa una quota rilevante dei posti di lavoro non viene assegnata in base al merito, e questo scoraggia l’investimento in istruzione e provoca servizi pubblici poco efficienti e una minore competitività complessiva.

L’atteggiamento di ciascun individuo, oltre che dai valori cultuali assorbiti in famiglia e dai comportamenti degli altri nei nostri confronti dipende anche dai fatti che accadono nel nostro Paese soprattutto tramite giornali e televisione. Gli accadimenti nazionali, come riportati dai mass media, hanno un forte potere nel creare o distruggere senso civico, perché rendono manifeste le regole del gioco a cui tutti i cittadini sono assoggettati. Ad esempio distrugge senso civico l’osservare inefficienza e corruzione degli amministratori pubblici, la prevalenza degli interessi particolari sugli interessi generali, la sistematica violazione di leggi e regolamenti, la scarsa equità delle istituzioni verso i cittadini, il ricorso generalizzato alla raccomandazione.

Come migliorare il senso civico?
A livello di singoli cittadini possiamo:
  • Manifestare un atteggiamento di gentilezza e cooperazione verso gli altri e rifiutare la violenza come modo per risolvere i conflitti. In pratica si tratta di adottare nella nostra vita quotidiana comportamenti opposti a quelli  indicati e descritti sopra.
  • Rifiutare di essere parte di sistemi clientelari. In pratica evitare di ricorrere a padrini e di comportarci da padrini qualora la nostra posizione sociale lo permetta
  • Sostenere quelle forze politiche e associazioni che condividono questi valori
  • Se lo desideriamo possiamo anche utilizzare una parte del nostro tempo libero per intervenire a livello individuale (ad esempio scrivendo ai giornali quando accade qualcosa che non va bene), e/o impegnarci assieme ad altri in attività di volontariato e/o educative e/o politiche in senso stretto.

Senza un intervento a livello sociale e politico (il gioco politico determina le modalità di distribuzione delle risorse economiche, che abbiamo visto influenzano pesantemente la diffusione di comportamenti di fiducia o sfiducia) può però essere difficile ottenere risultati incisivi e duraturi. Per promuovere il senso civico a livello generale è necessario creare società dove l’individuo può farsi valere per le proprie capacità. Per questo è necessaria un’azione da parte degli attori che gestiscono o influenzano la gestione dei servizi e la distribuzione delle risorse pubbliche: politici, dirigenti pubblici, dirigenti sindacali, dirigenti di associazioni di categoria, gruppi organizzati di cittadini. Ognuno di essi, nel proprio ambito, dovrebbe adoperarsi per:
Ø      Istituzioni pubbliche il cui funzionamento (inclusa la gestione del personale e l’assegnazione di risorse pubbliche) sia basato sul merito e reso trasparente, anche attraverso il coinvolgimento degli utenti
Ø      Regole facili da comprendere e rispettare (ad esempio senza cestini sulla spiaggia la quantità di spazzatura abbandonata è maggiore) e sanzioni efficaci con chi non assicura il rispetto o non rispetta le regole
Ø      Attività educative che evidenzino i vantaggi del senso civico, del capitale sociale e della meritocrazia
Ø      Assicurare possibilità di avanzamento sociale ai meno abbienti, fra i quali spesso la mancanza di senso civico è particolarmente diffusa.
Ø      Una valutazione preventiva di tutte le scelte politiche e delle normative sulla base di questi criteri.

-          Tratto da un articolo di Evangelista L. (2007) Il senso civico in Italia, ovvero l’Italia in cui vogliamo vivere. Reperibile sul sito www.orientamento.it
-          Citazioni in corsivo dal libro di Gherardo Colombo (2008) Sulle Regole